Tarlo e acaro: il nemico del legno e il nemico dell’uomo

In natura esiste una terrificante quantità di insetti xilofagi: sono quegli organismi che si nutrono delle fibre del legno. Sono i TARLI.

In sé e per sé, il tarlo non è affatto fastidioso per l’uomo, ma è altamente dannoso per tutti gli oggetti in legno. Il tarlo femmina, in particolare, dopo aver individuato il posto corretto dove depositare le uova (in prossimità di crepe e fori delle strutture lignee), ha compiuto il suo dovere e concluso lo scopo della propria vita.

Una volta che l’uovo è schiuso ne esce la larva, che penetra all’interno della struttura in legno. A seconda della quantità di nutrienti che la larva riesce a ricavare dalla cellulosa (tradotto: quanto quel dato tipo di legno sia ricco di liquidi), aumentano o diminuiscono le probabilità che la struttura diventi un bacino di tarli.

Con il suo apparato masticatore, allo stadio ancora larvale il tarlo scava il legno, e come una trivella crea le famose gallerie del legno. Una volta che si è cibata, la larva deve liberarsi del cosiddetto “materiale di risulta”: quella polverina espulsa che troviamo nelle gallerie del legno, infatti, altro non è che le sue deiezioni. E come tutte le deiezioni, anche quelle della larva del tarlo contengono batteri.

Per l’uomo, inalare questa “polvere di tarlo” può essere dannoso per la salute.

 

Ciò detto, il problema più grande per noi esseri umani è quel parassita chiamato ACARO DEL LEGNO. Una creatura che si nutre delle larve contenute nelle uova del tarlo. Quindi, lì per lì, l’acaro del legno fa “pulizia” di quelli che diverranno tarli.

Tuttavia l’acaro, nel momento in cui sente la presenza di sangue caldo (mammiferi, uccelli) all’interno del proprio ambiente, abbandona la galleria del tarlo e va a nutrirsi di qualcosa di più succulento. Cioè del nostro sangue.

Questo significa che avere tarli a casa significa avere anche acari del legno: creature potenzialmente devastanti per il nostro sonno, per la nostra salute, e in ultima analisi per la nostra psiche.

 

E’ molto importante, quindi, prendersi per tempo con la DISINFESTAZIONE DEL TARLO DEL LEGNO. Nel momento in cui una persona si rende conto di avere una struttura intaccata dal tarlo è fondamentale intervenire.

Noi di Kaptura, di fronte ad una struttura lignea che si possa spostare, interveniamo con un sistema ecologico. Prendiamo il mobile intaccato e lo collochiamo dentro una cella a microonde che, inalzandone la temperatura interna, porta alla morte di larve uova e loro parassiti.

Qualora invece la struttura intaccata non si possa spostare (es. travi, pavimento, etc.), interveniamo con il “sistema Ma.Bi”: è un sistema ad iniezioni profonde di insetticida, praticate mediante una pistola a pressione. La sostanza, una volta iniettata in profondità nella struttura, si distribuisce capillarmente invadendo anche le gallerie che il tarlo ha formato. Nel giro di pochissimo tempo vengono così a crearsi vere e proprie sacche residuali di insetticida: prima o poi, la larva di tarlo, durante il suo percorso all’interno della struttura, ne intercetterà una, cascandoci dentro e morendo all’istante.

 

Come vi consigliamo sempre, per ridurre i rischi di infestazioni è bene porre attenzione ad eseguire una corretta PREVENZIONE.

Come? In primis installando zanzariere a tutte le finestre, uno strumento efficace contro qualsiasi insetto: anche i tarli adulti, come tutti i loro “amici” insetti volanti, provengono dall’esterno.

E poi evitando magari di portare in casa vecchi oggetti di legno che con molte probabilità sono pieni di tarli.

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