I vocaboli disinfestazione e disinfezione vengono spesso confusi e (mai come in questi giorni) si pensa indichino la stessa cosa. Al contrario, si tratta di operazioni completamente diverse, seppure connesse tra loro.
La disinfestazione è l’insieme di azioni rivolte a risolvere e/o contenere la presenza di animali, insetti e vegetali. La disinfezione invece è il complesso di operazioni rivolte ad abbattere batteri, virus, protozoi, funghi e altri microrganismi. La differenza è chiara: la disinfestazione la si fa contro organismi viventi appartenenti al regno animale/vegetale, la disinfezione avviene contro agenti patogeni.
In questo momento è importantissimo parlare con vocaboli corretti e aiutare le persone a capire e quindi vi invitiamo a non cadere in equivoci che aumentano la confusione, l’insoddisfazione e l’angoscia.
Contro i virus si parla di disinfezione ambientale che prevede l’utilizzo di metodiche e prodotti diversi dalla disinfestazione.
I comportamenti per un’igiene efficace
Come regola generale per affrontare la situazione di allarme di questi giorni, ricordiamo che è bene seguire le indicazioni e le linee guida medico-sanitarie diffuse dal Ministero della Salute Circolare del Ministero della Salute 0005443-22/02/2020-DGPRE-DGPRE-P, con oggetto “COVID-2019. Nuove indicazioni e chiarimenti”, che al loro volta si rifanno all’OMS, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
I prodotti che attualmente l’OMS individua come atti alla disinfezione delle superfici per abbattere i virus (compreso il Coronavirus) sono:
- ipoclorito di sodio (Candeggina 0,1%);
- etanolo (Alcol 70%)
Attenzione ad affidarsi al fai da te per la creazione di soluzioni disinfettanti come sta avvenendo in questi giorni: è una pratica pericolosa che potrebbe rivelarsi controproducente e provocare intossicazioni, inoltre non è solo l’utilizzo del prodotto a dare i risultati ma le procedure che si adottano.