Come combattiamo le zanzare
Tra le molte specie di zanzara presenti in Italia le più comuni e fastidiose sono indubbiamente:
• Zanzara tigre (Aedes albopictus), che punge di giorno, con apparente tregua nelle ore più calde, lasciando ponfi molto dolorosi;
• Zanzara comune (Culex pipiens), che punge prevalentemente di sera.
La zanzara maschio non punge perché non si nutre, mentre la femmina ha bisogno del sangue per l’ovodeposizione che, nel caso della zanzara tigre avviene appena sopra il livello dell’acqua e nel caso della zanzara comune direttamente sulla superficie dell’acqua, formando una zattera galleggiante.
La zanzara comune depone su acqua limpida mentre la zanzara tigre predilige acqua ferma e stagnante. Dalle uova nascono le larve che devono rimanere immerse nell’acqua e che diventeranno pupe prima di raggiungere lo stadio adulto per lo sfarfallamneto. Il ciclo completo di maturazione può richiedere un paio di settimane a seconda delle temperature. Durante l’inverno la zanzara cerca riparo dal freddo.
Esistono due tipi di lotta contro la zanzara: larvicida e adulticida.
Con la prima, per mezzo di prodotti biologici o chimici le larve di zanzara vengono eliminate. Questo si ottiene solo con la conoscenza del tipo di zanzara infestante perché a seconda di come, dove, e quando vengono depositate le uova, si svilupperanno le larve.
Con la lotta adulticida, per mezzo di prodotti chimici o naturali distribuiti nell’ambiente con atomizzatori specifici, ad azione abbattente e residuale, si abbattono le zanzare adulte colpendole soprattutto nel loro habitat preferito che sono le siepi, gli arbusti e i prati in genere.
La lotta alla zanzara produce maggiori risultati se condotta sia con la lotta larvicida che con la lotta adulticida, nel periodo primavera-estate con cadenza di quindici-venti giorni, compatibilmente con le condizioni climatiche.
Questo al fine di evitare il riformarsi di potenziali focolai larvali e di ridurre entro limiti tollerabili la densità degli insetti sviluppatisi.
Le azioni “fai da te” non sono solo inadeguate ma possono essere dannose all’ambiente.
DOMANDE E RISPOSTE
Come si distingue la Zanzara Tigre dalle altre zanzare?
Generalmente la Zanzara Tigre ha dimensioni comprese tra i 4 e i 10 millimetri simili alla zanzara comune nostrana. Il suo corpo è nero con bande trasversali bianche sulle zampe e sull’addome, inoltre ha una striscia bianca che le solca il dorso e il capo. A distinguere le due zanzare non è solo l’aspetto: la Zanzara Tigre infatti è più veloce nel volo, più aggressiva e punge anche in pieno giorno soprattutto nelle ore fresche e all’ombra.
Quali sono i luoghi maggiormente frequentati dalla Zanzara Tigre?
Gli adulti di Zanzara Tigre generalmente preferiscono spazi aperti, al riparo negli ambienti freschi e ombreggiati soprattutto tra l’erba alta, le siepi e gli arbusti. Negli ultimi anni sono però cresciute le segnalazioni anche in zone assolate come i parcheggi dei supermercati o le aree industriali in cui ci sono pochi alberi.
Quali sono le fasce orarie in cui si concentrano gli attacchi all’uomo?
Il picco di attività della Zanzara Tigre si osserva in piena estate ed è concentrato nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio. Si tratta infatti di un insetto molto aggressivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto. La massima densità numerica della popolazione adulta di Zanzara Tigre si osserva generalmente tra metà agosto e metà settembre, ma la sua presenza si inizia ad avvertire da aprile e arriva fin quasi a novembre.
Bicchieri, sottovasi o stagni. Quali sono i luoghi preferiti dalla Zanzara Tigre per deporre le uova?
La chiave dell’enorme capacità di diffusione della Zanzara Tigre è dovuta al fatto che le bastano piccole raccolte d’acqua per la deposizione delle uova. Nei centri abitati l’infestazione di Aedes albopictus è associata, sul suolo pubblico, ai tombini e alle bocche di lupo per lo sgrondo dell’acqua piovana delle strade. Tuttavia, un ruolo determinante nella diffusione e nello sviluppo delle infestazioni viene giocato da focolai che si trovano in aree private.


