Guano di piccione: una bonifica doverosa e… particolare

Sono fra noi: volano, si riproducono e sporcano dappertutto. Stiamo parlando dei piccioni, animali che affollano le grandi città, i piccoli centri, gli edifici industriali e quelli residenziali danneggiando le costruzioni con le loro deiezioni. Il danno estetico arrecato dal guano di piccione è evidente a tutti: cornicioni, marciapiedi e monumenti, talvolta sono lordati al punto da rendere quasi irriconoscibile la struttura iniziale, con conseguenti danni permanenti causati dalle sostanze corrosive contenute nel guano e dallo sbriciolamento causato dal becco.

Quello che alcune persone ignorano, però, è il pericolo igienico e sanitario che si corre ogniqualvolta veniamo a contatto, anche indirettamente, con gli escrementi di piccione. Vi sono molti ambienti, infatti, che vengono abbandonati all’incuria: qui i piccioni, senza il disturbo dell’uomo, trovano il luogo perfetto per nidificare, mettere su famiglia, lasciare i propri escrementi, convivere con altri infestanti e – inevitabilmente – morire. Questi luoghi rappresentano un grande rischio per gli umani e per altri animali non appena vi si imbattono.

Immaginando un sottotetto, una grondaia, un davanzale o un cornicione colmo di escrementi, in questo spazio si assiste puntualmente ad una proliferazione incontrastata di batteri e parassiti che proliferano nei detriti organici. Un ambiente dove sono presenti carcasse ed escrementi di piccione, mescolati a piumaggio e altre sostanze organiche, diviene presto ambiente ricco di batteri e parassiti trasformando un’area abbandonata in un ritrovo ideale anche per infestanti come scarafaggi, formiche e ratti. Le spore contenute nel materiale organico prodotto dai piccioni si diffondono anche attraverso l’aria che noi respiriamo, raggiungendo ogni genere di ambiente dove vengono contaminati anche gli oggetti di uso quotidiano.

Il contatto con queste sostanze può essere causa di malattie gravi come salmonellosi, toxoplasmosi e tubercolosi, ma anche di allergie alle vie respiratorie, alla cute e agli occhi.

È importante ricordare gli ambienti contaminati dalla presenza dei piccioni e di ogni genere di volatile devono essere sanificati e disinfestati prima di ogni genere di intervento: che sia di un’impresa edile per ristrutturare uno stabile, un’impresa di pulizie o un privato.

Nel caso di soggetti con partita IVA e sottoposti all’osservanza delle normative in materia di sicurezza (81/08) nel lavoro, l’esposizione dei propri collaboratori agli agenti contaminanti provenienti dai piccioni, loro parassiti e conseguente guano e materiale organico, può comportare gravi conseguenze con sanzioni amministrative e procedure penali. Gli stessi esercenti di attività commerciali, industriali e artigianali con obbligo di manuale secondo HACCP sono chiamati ad osservare la normativa e le regole per assicurare lo standard igienico sanitario a favore dei clienti e dei collaboratori.

Allora come agisce Kaptura contro queste situazioni di degrado ambientale e igienico?

Secondo normativa: disinfestazione e decontaminazione dell’ambiente; rimozione meccanica con gli accorgimenti previsti per non esporre i propri collaboratori a rischi biologici; pulizia e sanificazione per riportare l’ambiente ad essere nuovamente frequentabile senza rischi per la salute. Il rifiuto creato deve essere smaltito secondo normativa evitando così ulteriori danni all’ambiente.

Hai a che fare con situazioni simili e non sai come liberartene? Chiama Kaptura!

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