Caso West Nile Virus: la giusta disinfestazione larvale e adulticida per contenere il problema.

La West Nile Fever o “febbre del Nilo” sta colpendo duramente tutta l’Italia, portando purtroppo anche numerose vittime. Le patologiedovute aquesto virus  si manifestano inepisodi sporadici, caratterizzati da febbre, mal di testa e in alcuni casi possono degenerareinencefaliti e meningiti. Come si sarebbe potuto evitare questo fenomeno? Disinfestando!

Perché disinfestare?

Disinfestare non vuol dire solo eliminare i fastidiosi pruriti estivi dovuti allepunture di zanzare ma significa anche ridurre il rischio di diffusione delle malattie.

Il cambiamento climatico ha purtroppo favorito la proliferazione di insetti che un tempo non avrebbero potuto vivere nei nostri territori e che oggi ci portano a contatto con numerose malattie, spesso pericolose per il nostro organismo.

La disinfestazione è quindi, sia per il pubblico che per i privati, un dovere e una necessità da non sottovalutare mai. Non è il primo anno che si verificano malattie portate dalle zanzare; la West Nile, la chikungunyae la dengue girano nel nostro paese da numerose estati.

Noi disinfestatori lo sapevamo già, per questo abbiamo cercato in tutti i modi di comunicare l’importanza di una buona disinfestazione. Chi ha seguito i nostri consigli si è affidato ai nostri servizi con interventi antilarvali, in modo da limitare la schiusa delle uova e la nascita delle zanzare.

Spesso però, ci si dimentica, si ignora e non si parla dell’importanza di una seconda disinfestazione: quella adulticida. In realtà sono di fondamentale importanza entrambe.

Dato che le uova di zanzara sono depositate dalle zanzare adulte, è di fondamentale importanza accompagnare l’azione antilarvale con quella adulticida.

Disinfestazione, un dovere di tutti.

Comuni e privati cittadini non possono chiudere gli occhi e ignorare il problema.

I comuni dovrebbero far fare interventi larvicidi e trattamenti adulticidi nelle aree pubbliche , preoccupandosi però di procedere con programmazione e puntualità alla pulizia e alla manutenzione delle aree comunali e degli scarichi piovani evitando di creare ambienti ideali per la proliferazione di infestanti, tra i quali la zanzara.

I privati dovrebbero tenere in ordine le loro proprietà, tagliando l’erba, potando le siepi, eliminando possibili raccolte di acqua piovana, pulendo le grondaie e gli scoli di acqua, e procedendo con gli interventi di disinfestazione antilarvali e adulticidi.

Purtroppo è opinione diffusa e comune  pensare alla disinfestazione come ad un’opera di distruzione e sterminio anziché di pubblica utilità. La prevenzione nei confronti dei disinfestatori è grande e in alcuni casi giustificata per colpa da un lato di chi svolge la professione improvvisandosi e di chi dall’altro lato per risparmiare affida gli interventi a sprovveduti non professionisti.

In alcuni comuni d’Italia, la disinfestazione è obbligatoria e le sanzioni, in caso di focolai creati dalla negligenza, possono essere salate. Ma se i primi a non tenere pulite le aree verdi e i tombini sono i comuni, come possono pretendere di applicare sanzioni a chi ha lo stesso cattivo comportamento?

Allora, come difendersi?

Ben vengano le zanzariere agli infissi, i repellenti personali (magari scegliendo tra quelli naturali) e – per i più tradizionalisti – anche i pipistrelli, ma è con una disinfestazione costante e oculata di larve e adulti che si può contenere questo pericolo nel territorio.

Il motto degli ambientalisti recita “pensa globalmente, agisci localmente”, una massima che può funzionare anche contro la West Nile Fever, e noi aggiungiamo “assieme ce la possiamo fare”.

 

 

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