Disinfestazione delle zanzare: le 7 domande più comuni

L’arrivo della primavera, con i suoi primi tepori e il risveglio della natura, porta con sé anche il ritorno delle zanzare. Questi insetti, infatti, tornano attivi quando la temperatura raggiunge i 14-18°, e in base alle caratteristiche climatiche del luogo ciò avverrà nei prossimi giorni. Questo è dunque il momento migliore per iniziare a far eseguire la disinfestazione larvicida che permetterà di vivere i mesi caldi dell’anno senza l’incubo di queste fastidiose ospiti indesiderate!

Sono molte le domande che ci vengono fatte dai nostri clienti riguardo la lotta alle zanzare, e in questo articolo abbiamo selezionato le 7 che più comunemente ci vengono rivolte sul tema.

 

Il trattamento è tossico?

Parliamoci chiaro: tutto ciò che determina il fine vita di un organismo vivente tramite intossicazione deve per forza essere tossico. Lo è anche il cibo, se consumato in maniera inappropriata, lo è l’oleandro, lo è il fungo velenoso, lo è il piretro (sostanza ricavata dai fiori e utilizzata in moltissimi prodotti insetticidi), pur essendo forme vegetali del tutto naturali. La tossicità può valere per alcuni organismi viventi e per altri no, può esistere in base alla quantità consumata e/o in relazione alle modalità di assunzione (ingestione – inalazione – contatto). Quindi alla domanda: “il trattamento è tossico?” dovremmo far seguire un’altra domanda: “chi lo impiega?” per stabilire il come, il quanto, il quando.

 

Quanti interventi di disinfestazione dalle zanzare bisogna fare in una stagione?

Consigliamo di iniziare quando iniziano i primi tepori primaverili, intervenendo con azione larvicida destinata a limitare la nascita di nuove zanzare. In ogni caso, la lotta agli adulti è opportuna fin dai primi giorni della primavera. Le due forme di lotta, adulticida e larvicida, vanno ripetute a distanza di 20/25 giorni l’una dall’altra, fino a giugno. Da luglio consigliamo di ripetere la disinfestazione ogni 15/17 giorni fino ad ottobre inoltrato per fare prevenzione valida per la stagione calda dell’anno successivo.

 

Quali malattie possono trasmettere le zanzare?

Durante il pasto di sangue dell’uomo e di altri animali, le zanzare possono trasmettere agenti patogeni di cui è portatrice, essendone venuta a contatto proprio nei suoi pasti su animali ammalati. La maggior parte delle malattie trasmissibili dalle zanzare erano scomparse dall’ Italia, o addirittura mai introdotte. Alcune sono però presenti in maniera più o meno stabile. La malattia trasmessa dalle zanzare più diffusa in Italia è la filariosi canina, che è di prevalente interesse veterinario. In molte regioni italiane è comparso da qualche anno il virus della West Nile, verosimilmente introdotto dagli uccelli migratori, che può colpire anche molti mammiferi, tra i quali l’uomo e il cavallo con il rischio di sviluppare una malattia anche grave. Vi sono poi malattie che si possono contrarre da zanzare infette durante viaggi in Paesi tropicali o sub-tropicali, come malaria, dengue, febbre giallachikungunya, e che negli ultimi anni si sono diffuse anche in Italia.

 

Le zanzare possono trasmettere il virus SARS-CoV-2?

Uno studio sperimentale, realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) di Roma e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), ha dimostrato che le zanzare non sono in grado di trasmettere il virus SARS-CoV-2, causa della malattia respiratoria acuta nota come COVID-19.

È stata infatti testata la competenza vettoriale (ossia la capacità di trasmettere attivamente il virus) di due tra le più comuni zanzare presenti nelle nostre città: la zanzara tigre (Aedes albopictus) e la zanzara comune (Culex pipiens). Alle zanzare testate è stato fornito un pasto di sangue infetto con alte dosi del virus SARS-CoV-2. Si è poi osservato come il virus non sia stato in grado di replicarsi nel corpo delle zanzare. Alla fine dello studio, tutti gli insetti sono risultati negativi alla sua presenza, segno che nel corpo delle zanzare il nuovo coronavirus non riesce nemmeno a sopravvivere.

 

La disinfestazione contro le zanzare adulte è efficace o dannosa?

La disinfestazione adulticida non è selettiva, perciò si deve utilizzare con estrema preparazione e soprattutto va condotta da professionisti. Va chiarito che la qualità del prodotto, lo stato di manutenzione dell’attrezzatura e la preparazione dell’operatore sono fondamentali per dare agli interventi adulticidi il requisito di ecosostenibilità.

 

Mentre fate il trattamento per le zanzare, possiamo lasciare aperte le finestre?

È opportuno chiudere le finestre per evitare che il prodotto insetticida entri in casa. Se il trattamento investe anche le pareti della casa è consigliata la chiusura degli scuri o dei rotolanti, per evitare di bagnare i vetri sporcandoli di acqua… e provocare reazioni avverse da parte di chi i vetri li deve poi pulire!

 

Se non la fa anche il mio vicino allora non serve a niente!?

In realtà chi pensa per sé pensa per tre! Il mio giardino una volta trattato ha una forma di protezione data dalla residualità del prodotto adulticida e la limitazione delle nascite grazie all’azione larvicida. Sicuramente se lo facesse anche il vicino sarebbe meglio.

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